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Bellucci: “Uncem in pista con decisione per la ridefinizione delle responsabilità negli Enti Locali tra gestione e politica

16 Febbraio 2021

“L’Uncem Lazio, che mi onoro di presiedere, ha aderito con convinzione all’appello del presidente di Anci, Antonio Decaro, per sollecitare il Parlamento a una revisione del Tuel dopo il caso clamoroso della condanna della sindaca Appendino. Abbiamo aderito con estrema convinzione anche perché la nostra associazione, L’Uncem, è da tempo impegnata nella battaglia contro la responsabilità dei Sindaci e degli amministratori per competenze che non hanno.

Nella mattinata odierna abbiamo partecipato in rete a un importante seminario sul tema organizzato da Uncem nazionale, per il quale va sottolineata la visione del presidente Marco Bussone, al quale hanno preso parte numerosi esperti della materia. Un’occasione che ha rinforzato ancora di più la nostra convinzione: deve esserci una netta divisione non solo tra i ruoli della gestione degli Enti Locali e quelli della politica ma anche tra le responsabilità.

Infatti le competenze attribuite alla dirigenza sono tali e totali, tanto da configurarla come un vero e proprio organo di governo dell’Ente senza che però essa compaia in effetti tra questi, cioè per esempio insieme al Sindaco, alla Giunta e al Consiglio Comunale.

Siamo sempre più convinti, in sintesi, che una giusta riforma del TUEL sia ormai non rinviabile e che, nello specifico, debba prevedere un profilo della dirigenza degli Enti che veda commisurati i poteri e le responsabilità.

Ci soccorrono anche dei referenti normativi che riteniamo formidabili per definire chiaramente e una volta per tutte la fattispecie di cui si discute. Per esempio la legge n° 131 del 2003,” La Loggia”, che all’art.4 sancisce la potestà normativa degli EELL Comuni e Province, di rango costituzionale, derivante delle componenti della Repubblica di cui all’art.114 della Costituzione.

L’Uncem inoltre ha a cuore particolarmente la tutela degli amministratori dei piccoli comuni e specialmente quelli montani. Crediamo sia importante una definizione precisa della natura di questi Enti, completamente diversi, per esigenze e difficoltà, dagli altri e crediamo che, nelle more di una rivisitazione dello strumento principale di regolamentazione degli Enti Locali, si possa pensare a un ordinamento a sé stante. Ciò seguendo una tendenza molto diffusa in Europa e specialmente nei paesi che hanno connotazioni orografiche e antropiche simili alle nostre. I Sindaci dei piccoli Comuni spesso non hanno a disposizione personale sufficiente per far fronte persino alla normale amministrazione. Non hanno risorse per avere supporto tecnico adeguato e nella maggior parte dei casi si assumono enormi responsabilità che ai Primi cittadini non spetterebbero per portare a casa un risultato, per far progredire comunque la loro comunità. Possono questi amministratori pubblici essere considerati come quelli delle città? Decisamente no”.

Lo sostiene il Presidente di Uncem Lazio, Achille Bellucci

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