Uncem Lazio: “Il Governo sblocchi le Comunità Energetiche”
18 Novembre 2022
Uncem Lazio in prima linea per lo sviluppo delle Comunità Energetiche. In Italia, purtroppo, le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) non trovano terreno fertile, sotto scacco di ritardi burocratici e mancanza delle regole attuative. Nonostante queste siano, a tutti gli effetti, uno strumento efficace e una soluzione utile e concreta per contrastare il caro bollette, l’emergenza climatica e la povertà energetica. Per questo nei giorni scorsi Uncem Lazio ha aderito con convinzione all’iniziativa di Legambiente, insieme alla Rete delle Comunità Energetiche Solidali, Kyoto Club, Free, Next, comuni e diverse altre realtà, ed è scesa in piazza a Roma – nei pressi del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) – per chiedere al nuovo Governo e Parlamento non solo di accelerare la conclusione dell’iter necessario per permettere in Italia lo sviluppo delle Comunità energetiche rinnovabili ma anche di adoperarsi per superare tutte le difficoltà tecniche e burocratiche che impediscono lo sviluppo del vero potenziale ambientale, economico e sociale, oltre a quello strutturale per la rete elettrica in termini di alleggerimento.
“Credo che il nuovo governo, alle prese con la crisi energetica e il caro-bollette, debba tenere in cima alle sue priorità lo sviluppo delle CER – sostiene il presidente di Uncem Lazio, Achille Bellucci. L’importanza di queste opportunità deve essere colta al volo per agire su diversi fronti caldissimi. Non solo quello del caro energia ma anche quello, sempre più scivoloso e preoccupante, di rendere la lotta alla crisi climatica effettiva ed efficace”,
“Si tratta di produrre al più presto i decreti attuativi – fa eco il segretario generale di Uncem Lazio, Francesco Chiucchiurlotto – indispensabili per attivare effettivamente le Comunità Energetiche perché ci sono importantissimi progetti fermi al palo a causa di ritardi di tipo burocratico che di fronte alla gravità della situazione che stiamo vivendo sono davvero inaccettabili. Mancano quelli sugli incentivi da parte del MASE, in ritardo le emanazioni delle regole da parte di ARERA, ritardi sull’elargizione degli incentivi. Bisogna fare presto”.
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