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Bellucci: “Il Governo dovrà fare di più per i territori montani”

16 Settembre 2022

Achille Bellucci Presidente UNCEM LAZIO – SPUNTI DI RIFLESSIONE a margine del Training Camp ANCI di Ventotene 15.09.22
“Il primo Decreto Sostegni, varato dal governo per provvedere agli scompensi che hanno messo in ginocchio moltissimi imprenditori, può essere considerato un’anticipazione di quel che avverrà tra qualche mese con l’applicazione del Recovery Plan in tutto il territorio nazionale e per tutte le categorie sia di imprenditori che cittadini.
Ma il governo va nel senso giusto ? La domanda non è peregrina perché, come avverte Marco Bussone Presidente nazionale di UNCEM, per quanto riguarda il comparto della montagna non si è partiti con il piede giusto.
Infatti dei 100 milioni allora previsti, ben 47 sono stati stanziati solo per sostenere le aziende di Trento e Bolzano, cioè quasi la metà delle risorse destinate per dei comprensori sciistici, che essendo di pregio hanno sicuramente subito gravi perdite, ma possono per le loro caratteristiche anche risollevarsi più in fretta.
Vedremo in concreto con il provvedimento del Decreto Sostegni Bis approvato l’altro giorno, quello che nel concreto applicativo riguarderà le aree interne e montane.
Credo che questo segnale sul ruolo dei nostri Comuni vada colto subito, soprattutto dalla Regione Lazio e dalle altre Regioni appenniniche, perché se non si eleva la capacità progettuale e di rendicontazione nelle aree interne e montane, si rischia con il PNRR di restare al palo.
Mi chiedo perché non puntare sulle Comunità Montane per sviluppare in esse dei centri di eccellenza tecnica, con Studi Tecnici e professionisti qualificati a supporto dei RUP e degli UTC ed a disposizione dei Comuni montani che ne sono sprovvisti?
L’esperimento dei 1000 esperti di Brunetta è quasi ovunque in crisi; essi non servono alle reali esigenze dei Comuni, specie quelli piccoli e piccolissimi.
Allora il sostegno ai Comuni deve essere finanziato con quelle risorse sin da subito e destinato attraverso bandi locali , anche delle CM, ai professionisti ed agli studi tecnici che mettano mano ai progetti, alle procedure di gara, al buon fine dei bandi e non solo alle operazioni complesse e pregresse che non assolvono ai bisogni urgenti e contingenti.
Chiediamo un cambio immediato di direzione sul PNRR, non sulla sua revisione in sede europea, ma qui ed ora sulle nostre modalità operative, come questa della riconversione del finanziamento ai 1000 esperti.

Quest’anno UNCEM compie 70 anni dalla sua fondazione e crediamo che il valore del ruolo UNCEM per le aree interne e montane sia ormai insostituibile, come del resto quello delle Comunità Montane che nei bandi per le Green Communities del Lazio si sono dimostrate preziose!
Ci interroghiamo ed interroghiamo la politica nazionale e regionale se non sia il caso di smetterla con il quasi ventennale accanimento sulle CM , che ha portato alla nefasta legge Delrio ed alla ipotesi dannose di trasformazione di esse in Unioni che alcune Regioni perseguono.
Oggi l’ente intermedio montano di programmazione e coordinamento, la Comunità Montana, ha invece bisogno di deleghe e risorse; lo dico con chiarezza salviamo le Comunità Montane, miglioriamole e finanziamole, per salvare le aree interne e montane dallo spopolamento e dal degrado!

Per il 70° dell’UNCEM sono in corso diverse iniziative di celebrazione ed elaborazione: Uncem Lazio con UNCEM nazionale, organizzerà a Ponza, all’interno della Comunità d’Arcipelago, uno due-giorni, il 1 ed il 2 ottobre prossimi, in cui discuteremo del Manifesto di Ventotene, sotto il profilo del suo completamento ed in particolare sul tema della difesa comune, della pace e dell’autonomia dei territori.
Naturalmente vi invito a seguire l’evento sia in presenza che da remoto nella certezza che i Comuni di Ventotene e Ponza e la Comunità d’Arcipelago siano ancora una volta all’altezza della storia che li ha contrassegnati negli anni della II guerra mondiale ed in quelli dell’edificazione della Comunità Europea.

E’ dall’Europa e dalle risorse strutturali del nuovo ciclo di finanziamenti che si uniranno al PNRR, alla SNAI, ed a quelli di bilancio ordinario statale e regionale, che potremo superare l’attuale crisi di portata storica: energetica, inflattiva, climatica ed anche speculativa.
Le Comunità Montane del Lazio sono in campo e chiedono soltanto di svolgere il ruolo che la Costituzione ed il TUEL assegna loro!”

Achille Bellucci

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