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Bellucci: “L’Uncem Lazio al fianco dei sindaci e di Confindustria nella battaglia per la salvaguardia del territorio e dell’economia montana”

10 Novembre 2018

“L’Italia sconta ogni anno dei gravi problemi dovuti al dissesto idrogeologico”.
Lo sostiene con forza il presidente di Uncem Lazio, Achille Bellucci, da sempre convinto della necessità di riportare in primo piano la questione montana, determinante per lo sviluppo dell’intera nazione.
“ Gli eventi devastanti degli ultimi giorni – continua Bellucci – hanno messo a nudo con drammatica evidenza la fragilità di territori che stentano a porre in atto le regolari azioni preventive che occorono. Per questo la nostra organizzazione, l’Uncem, che rappresenta i comuni montani cioè i più numerosi della nostra nazione e i più colpiti dal dissesto idrogeologico, tramite il suo presidente Marco Bussone, sostiene con forza l’iniziativa dei sindaci che sono passati all’azione. La nostra proposta è infatti estremamente concreta: destinare al riassetto del territorio una parte delle tariffe delle bollette idriche che i cittadini e le imprese già versano.
Non è più il tempo delle promesse e dei buoni propositi – commenta il presidente di Uncem Lazio -, di fronte a una situazione che vede i territori montani, cioè, ripeto, la maggior parte della nostra nazione, ormai privi delle opere di prevenzione a causa del drastico taglio delle risorse e la cieca penalizzazione degli enti montani messa in atto negli scorsi anni. Se solo ci concentriamo sui boschi, per fare un esempio, ormai l’Italia li scopre solo quando sono devastati dalle fiamme o dal maltempo. L’abbandono della montagna determina la distruzione di un immenso patrimonio naturalistico e proietta conseguenze distruttive anche a valle.
Servono interventi legislativi immediati che rivedano il ruolo degli enti montani le cui competenze sono indispensabili per la gestione della montagna, la sua specialità e la sua tutela che equivale, ripeto, a proteggere la gran parte della nostra nazione.
In un recente articolo del Sole24Ore – conclude il presidente Bellucci – è ben descritto come Confindustria, su impulso della sua organizzazione bellunese, abbia creato un raggruppamento tematico che si chiama “Confindustria per la Montagna”. Ebbene l’iniziativa descritta dal prestigioso giornale, forte della narrazione della problematica che vede la collaborazione diretta di Uncem, vede l’associazione degli imprenditori sposare di netto le nostre ragioni. L’Associazione vuole rimettere al centro le aree “che non sono oggetto di adeguata attenzione da parte del decisore pubblico. Al contrario – sostengono – la montagna è progressivamente uscita dall’orizzonte nazionale . Serve un cambiamento di prospettiva nei confronti delle zone montane: non più luoghi depressi da assistere perché marginali rispetto allo sviluppo, bensì territori che partecipano appieno allo sviluppo economico del Paese”.

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