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Il Governo ha ascoltato l’Uncem: 210 milioni ai Comuni delle aree interne e montane per sostenere le aziende

17 Settembre 2020

 In concomitanza con la presentazione da parte del governo del PNRR, Piano Nazionale di Rinascita e Resilienza, è stato varato il decreto che ripartisce tra i Comuni delle aree interne e montane italiani 210 milioni di euro per il sostegno alle attività produttive dei territori3.101 Comuni saranno beneficiari, per un totale di 4.171.667 abitanti italiani coinvolti.

I Comuni potranno utilizzare il contributo per sostenere economicamente le piccole e medie imprese del proprio territorio, attraverso contributi a fondo perduto per spese di gestione, sostegni alla ristrutturazione, ammodernamento, ampliamento, innovazione e contributi a fondo perduto per acquisto di macchinari, impianti, arredi, attrezzature, opere murarie e impiantistiche.

La necessità di finanziare i Comuni, e attraverso di loro le attività produttive delle aree interne, era stata più volte sollecitata da Uncem e dai Sindaci negli ultimi dieci anni. Uncem ringrazia il Governo – con i Ministri Provenzano e Boccia in particolare – e i Parlamentari che hanno lavorato per introdurre il fondo nella legge di bilancio 2020. In particolare grazie a Enrico Borghi, deputato e già Presidente Uncem, primo firmatario dell’emendamento che ha introdotto il fondo nella manovra del dicembre scorso.

Per la definizione della platea dei Comuni beneficiari è stato utilizzato il criterio della perifericità e della minore dimensione demografica.

I Comuni possono utilizzare il contributo assegnato con il Dpcm firmato dal Sottosegretario Fraccaro, per la realizzazione di azioni di sostegno economico in favore di piccole e micro imprese, anche al fine di contenere l’impatto dell’epidemia da Covid-19, che: svolgano attività economiche attraverso un’unità operativa ubicata nei territori dei Comuni, ovvero intraprendano nuove attività economiche nei suddetti territori comunali; sono regolarmente costituite e iscritte al registro delle imprese; non sono in stato di liquidazione o di fallimento e non sono soggette a procedure di fallimento o di concordato preventivo.

Le azioni di sostegno economico di cui al comma 1 possono ricomprendere: erogazione di contributi a fondo perduto per spese di gestione; iniziative che agevolino la ristrutturazione, l’ammodernamento, l’ampliamento per innovazione di prodotto e di processo di attività artigianali e commerciali, incluse le innovazioni tecnologiche indotte dalla digitalizzazione dei processi di marketing on line e di vendita a distanza, attraverso l’attribuzione alle imprese di contributi in conto capitale ovvero l’erogazione di contributi a fondo perduto per l’acquisto di macchinari, impianti, arredi e attrezzature varie, per investimenti immateriali, per opere murarie e impiantistiche necessarie per l’installazione e il collegamento dei macchinari e dei nuovi impianti produttivi acquisiti.

“Si tratta del più grande stanziamento di risorse per le attività economiche, commerciali e artigianali, delle aree interne e montane del Paese mai registrato negli ultimi cinquant’anni – commenta il Presidente Uncem, Marco Bussone – Lo abbiamo chiesto a gran voce e siamo stati ascoltati, per completare gli importanti stanziamenti nelle ‘aree pilota’ della Strategia nazionale aree interne, che tocca oggi oltre mille Comuni e che va resa strutturale come già previsto nelle linee guida del Recovery Fund.

Questo stanziamento a 3.101 Enti risponde in pieno e attua quanto scritto nella legge 158 del 2017 sui piccoli Comuni. E cioé che i nostri piccoli commercianti e le imprese hanno nei territori un ruolo sociale oltre che economico.

Lo Stato deve intervenire, e interviene oggi tramite gli Enti locali per restituire competitività e generare coesione. Lavoreremo con gli Enti che lo desiderano per rendere questo contributo alle imprese capace di essere leva di sviluppo, sia tramite le esistenti sia per le nuove imprese.

“ Sono molto soddisfatto” – ha aggiunto Achille Bellucci, Presidente di Uncem Lazio- “perché ero presente a Roccaraso agli Stati Generali della Montagna organizzati da UNCEM Nazionale, dove con Borghi, Bussone, ed il ministro Boccia si è prefigurato questo importante intervento; quando si passa dalle parole ai fatti, e purtroppo non è molto consueto, cresce la fiducia e l’impegno per il riscatto dei nostri territori interni e montani: avanti così! “

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