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In progress l’organizzazione del Nucleo Organizzativo Sviluppo di Uncem Lazio – Intanto si anticipano alcuni bandi di interesse dei Piccoli Comuni

24 Luglio 2023

E’ in progress l’organizzazione del NOS (Nucleo Organizzativo Sviluppo) dell’ Uncem Lazio che assolverà, tra le altre, alla funzione di supporto agli Enti locali  per rafforzare la capacità di accesso del sistema territoriale laziale dei comuni montani, delle Comunità Montane e delle Green Communities, delle aree interne e montane alle opportunità offerte dalla programmazione regionale unitaria 2021-2027, da Next Generation EU e dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza,  con particolare riguardo alla possibilità  di veder accelerare la transizione ecologica e digitale e dunque anche alla funzione di valutazione delle opportunità e della loro divulgazione agli Enti Locali interessato e nella eventuale predisposizione delle proposte progettuali richieste per beneficiarne.

Per quanto sopra , in attesa che si compia la trasformazione del sito Uncem Lazio  con l’apertura di una specifica e riconoscibile  “Finestra NOS” sempre aggiornata con le novità relative, vi invitiamo a partecipare all’Ufficio di Presidenza che,  con apposita nota del Presidente Achille Bellucci,  sarà convocato a stretto giro per offrire a tutti i Commissari delle ventitré Comunità Montane ed a tutti i Sindaci dei Comuni che le compongono maggiori spiegazioni e particolari sugli Avvisi e Bandi in corso che riguardano i vostri territori e che, di seguito,  anticipiamo:

  1. Avviso pubblico della Presidenza del Consiglio dei ministri – DIPARTIMENTO CASA ITALIA – PER IL FINANZIAMENTO DEI PROGETTI PER IL PIANO NAZIONALE PER LA RIQUALIFICAZIONE DEI PICCOLI COMUNI

Cenni di Introduzione

La Legge 6 ottobre 2017 n. 158 recante  “Misure per il sostegno e la valorizzazione dei piccoli comuni, nonché disposizioni per la riqualificazione e il recupero dei centri storici dei medesimi comuni”, nel favorire l’adozione di misure in favore dei residenti nei piccoli Comuni e delle attività produttive ivi insediate, ha disposto l’istituzione di un Fondo per lo sviluppo strutturale, economico e sociale dei piccoli Comuni (art. 3) nello stato di previsione del Ministero dell’interno.

Per l’utilizzo del Fondo è prevista la predisposizione di un “Piano nazionale per la riqualificazione dei piccoli Comuni “(Piano), previsto dal decreto Pres. CdM 16.05.2022.

Il Dipartimento Casa Italia della Presidenza del Consiglio dei Ministri , in considerazione dell’affinità delle finalità sottese al Piano con le attribuzioni dello stesso Dipartimento, è stato chiamato a predisporre un bando che fissi i termini perentori di presentazione della domanda di inserimento dei progetti di investimento pubblico nel Piano e i criteri per la selezione degli stessi.

Il Bando è rivolto esclusivamente ai piccoli Comuni che rientrano nell’elenco definito con decreto del Pres. CdM 23.07.2021 che, singolarmente o per il tramite delle Unioni di comuni a cui appartengono, ovvero tramite convenzione, possono presentare un progetto nel limite massimo finanziabile di 700 mila euro. Per i progetti presentati in forma associata, l’importo di 700 mila euro è moltiplicato per il numero di Comuni facenti parte della convenzione o per i quali l’Unione presenta il progetto.

Questo Avviso Pubblico  ha una serie di prerogative da tenere in conto preliminarmente :

  • Ogni Comune deve VERIFICARE se rientra nell’elenco definito dal Decreto Presidente CdM del 23 Luglio 21 (  Legge 158 6/10/2017)
  • Il Comune DEVE DECIDERE se partecipare in forma autonoma o associata
  • La domanda di Inserimento nel piano va inoltrata entro il mercoledì 9 Agosto 2023, compilando il questionario messo a disposizione dalla piattaforma del Dipartimento ,e obbligatoriamente comunicare, nella medesima piattaforma, un indirizzo istituzionale di posta elettronica certificata (PEC)
  • Verificare che la conferma della presa in carico del Questionario da parte del Dipartimento Casa Italia arrivi regolarmente nella PEC indicata nel Questionario stesso
  • Attendere “SELEZIONE POSITIVA” e Seconda Fase per inoltro Progetto (periodo da 11 Settembre / 3 Ottobre)

Le finalità per cui è possibile presentare domanda di inserimento nel Piano sono molteplici e indicate dalla stessa legge 158 del 2017, laddove ha stabilito che “ In particolare il  Piano  di  cui  al  comma  2 assicura priorità ai seguenti interventi:

  1. a) qualificazione  e  manutenzione  del   territorio,   mediante recupero e riqualificazione di immobili esistenti e di aree dismesse, nonché interventi volti alla riduzione del rischio idrogeologico;
  2. b) messa in sicurezza e  riqualificazione  delle  infrastrutture stradali e degli edifici  pubblici,  con  particolare  riferimento  a quelli scolastici e a  quelli  destinati  ai  servizi  per  la  prima infanzia, alle strutture pubbliche con funzioni socio-assistenziali e alle strutture di maggiore fruizione pubblica;
  3. c) riqualificazione e accrescimento  dell’efficienza  energetica del patrimonio edilizio pubblico, nonché realizzazione  di  impianti di produzione e distribuzione di energia da fonti rinnovabili;
  4. d) acquisizione e riqualificazione di terreni e  di  edifici  in stato di abbandono o di degrado, ai sensi dell’articolo 5,  anche  al fine di sostenere l’imprenditoria  giovanile  per  l’avvio  di  nuove attività turistiche e commerciali volte alla valorizzazione  e  alla promozione del territorio e dei suoi prodotti;
  5. e) acquisizione di case  cantoniere  e  del  sedime  ferroviario dismesso per le finalità di cui all’articolo 6, comma 1;
  6. f) recupero e riqualificazione urbana  dei  centri  storici,  ai sensi dell’articolo 4, anche ai fini della realizzazione di  alberghi diffusi;
  7. g) recupero di beni culturali, storici, artistici e librari,  ai sensi dell’articolo 7;
  8. h) recupero dei pascoli montani, anche al fine  di  favorire  la produzione di carni e di formaggi di qualità. “

 

B)  Apertura di 209 centri di Facilitazione Digitale

Avviso pubblico per la presentazione di Proposte di intervento da parte degli Enti Locali della Regione Lazio per la realizzazione dell’iniziativa “Rete dei servizi di facilitazione digitale – Regione Lazio” da finanziare nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

Con DGR n. 1172/2022 la Giunta Regionale ha approvato lo schema di accordo di collaborazione tra la Regione Lazio e il Dipartimento per la Trasformazione Digitale – DTD – della Presidenza del Consiglio, per la realizzazione della predetta Misura 1.7.2 “Rete di servizi di facilitazione digitale”.

Con Determina n.G09075 del 03/07/2023 Regione Lazio ha provveduto all’approvazione del presente Avviso Pubblico;

DATA PUBBLICAZIONE: 04/07/2023

DATA SCADENZA DOMANDE: 18/08/2023  alle ore 23:59:59.

L’INTERVENTO

L’obiettivo generale dell’intervento “Rete dei servizi di facilitazione digitale” è legato all’accrescimento delle competenze digitali diffuse per favorire l’uso autonomo, consapevole e responsabile delle nuove tecnologie, per promuovere il pieno godimento dei diritti di cittadinanza digitale attiva da parte di tutti e per incentivare l’uso dei servizi online dei privati e delle Amministrazioni Pubbliche, semplificando il rapporto tra cittadini e Pubblica Amministrazione. L’iniziativa prevede attività finalizzate ad accrescere il livello di preparazione e sviluppare maggiori competenze digitali da parte dei cittadini, in modo che possano raggiungere il livello di base definito secondo il modello europeo DigComp, che definisce le competenze digitali minime richieste per il lavoro, lo sviluppo personale, l’inclusione sociale e la cittadinanza attiva e che, pertanto, tutti i cittadini dovrebbero possedere. Il fine ultimo è quello di consentire un approccio consapevole alla realtà digitale e alla equa fruizione dei servizi online offerti dalle amministrazioni pubbliche.

RISORSE DISPONIBILI

L’importo del finanziamento complessivo concedibile ai Soggetti Sub-Attuatori nel Lazio identificabili come Enti Locali (Comuni, Unioni di Comuni, Consorzi di Comuni, Comunità montane e isolane, ecc.) è individuato in un importo di € 9.763.645,00.

OBIETTIVO

Il progetto regionale ha l’obiettivo di creare 287 punti di facilitazione su tutto il territorio (di cui 209 attraverso il coinvolgimento diretto di Enti Locali come Sub-Attuatori in forma singola o attraverso aggregazione costituita da Enti Locali e/o “piccoli Comuni”) per accrescere le competenze e l’inclusione digitale di 231.000 cittadini (168.000 tramite intervento degli Enti Locali).

 

 

 

C)   Fondo per i piccoli comuni a vocazione turistica – Ministero del Turismo

Con il Decreto interministeriale prot. n. 7726 del 14 aprile 2023 recante “Disposizioni applicative per le modalità di attuazione e di funzionamento del fondo istituito dall’articolo 1, comma 607 della legge 29 dicembre 2022, n. 197, destinato a finanziare progetti di valorizzazione dei comuni con popolazione inferiore a 5.000 abitanti, classificati dall’Istituto nazionale di statistica come comuni a vocazione turistica, al fine di incentivare interventi innovativi di accessibilità, mobilità, rigenerazione urbana e sostenibilità ambientale” il Ministero ha dato attuazione a quanto previsto all’articolo 1, comma 607 Legge 29 Dicembre 2022 n. 197.

Finalità

Il Fondo ha come obiettivo la valorizzazione dei comuni con popolazione inferiore a 5.000 abitanti, classificati dall’Istituto nazionale di statistica come comuni a vocazione turistica, così da incentivare interventi innovativi nell’ambito dell’accessibilità, della mobilità, della rigenerazione urbana e della sostenibilità ambientale.

Gli interventi perseguibili sono finalizzati a:

  1. accrescere l’accessibilità e la fruizione dell’offerta turistica da parte di persone con disabilità;
  2. sostenere la creazione e lo sviluppo di nuovi itinerari e destinazioni turistiche, che valorizzino l’identità territoriale e la vitalità culturale dei piccoli comuni;
  3. riqualificare tramite infrastrutture gli ambienti urbani e le aree oggetto di dissesto idrogeologico ai fini della fruizione turistica dell’area;
  4. potenziare forme di mobilità sostenibile (es. ricoveri e/o depositi per biciclette; campeggi; turismo en plein air; turismo sulle vie d’acqua, marine, lacuali e fluviali e porti turistici);
  5. creare, produrre e diffondere gli spettacoli dal vivo e festival;
  6. promuovere e sviluppare il turismo locale del settore primario e delle attività artigianali tradizionali;
  7. ridurre l’impatto ambientale del turismo;
  8. incrementare la sostenibilità ambientale della destinazione turistica.

Dotazione

Il Fondo avrà una valenza pluriennale sul triennio 2023-2025 e una dotazione complessiva di 34 milioni, di cui 10 milioni di euro per l’anno 2023 e di 12 milioni di euro per ciascuno degli anni 2024 e 2025.

Beneficiari

Le misure sono indirizzate ai Comuniin forma singola o aggregata, come individuati nell’Allegato 1 dell’Avviso pubblico, rispondenti ai seguenti requisiti:

  1. popolazione residente inferiore a 5.000 abitanti come da rilevazione ISTAT;
  2. vocazione turistica come individuata dalla categorizzazione ISTAT.

 

Come partecipare

Le domande di partecipazione potranno essere presentate dai soggetti in possesso dei requisiti tramite la piattaforma informatica del Ministero appositamente realizzata, a partire dal 17 luglio 2023.

Di seguito le informazioni utili alla partecipazione.

Possono essere presentate anche istanze a valenza pluriennale per il periodo 2023-2025, in coerenza con la capienza finanziaria prevista per ciascuna annualità come da precedente comma.

L’entità del contributo concedibile per ciascun progetto è non superiore alla misura massima del 100% della spesa ammissibile e ad euro 500.000,00 (cinquecentomila/00) per ciascuna annualità, per la progettazione e la realizzazione di ciascun intervento.
Le proposte progettuali non potranno essere inferiori ad un ammontare annuo pari a euro 150.000,00 (euro centocinquantamila/00)

Le proposte progettuali presentate in risposta al presente Avviso per il raggiungimento della finalità indicate dovranno riguardare almeno una delle seguenti tipologie di
interventi innovativi di accessibilità, mobilità, rigenerazione urbana e sostenibilità ambientale:

  1. interventi innovativi finalizzati ad accrescere l’accessibilità e la fruizione dell’offerta turistica da parte di persone con disabilità;
    b) interventi dedicati a sostenere la creazione e lo sviluppo di nuovi itinerari e destinazioni turistiche, che valorizzino l’identità territoriale e la vitalità culturale dei piccoli comuni;
    c) interventi in infrastrutture turistiche durature attraverso riqualificazione urbana e rimozione di eventuali condizioni ed elementi di degrado in aree urbane potenzialmente attrattive turisticamente nonché di riqualificazione di aree oggetto di ripristino da dissesto idrogeologico ai fini della fruizione turistica dell’area;
    d) interventi innovativi per potenziare forme di mobilità sostenibile per incrementare l’offerta turistica: tra cui ricoveri e/o depositi per biciclette in comuni situati lungo percorsi di cicloturismo; piazzole di sosta per i camper o altre misure per incrementare il turismo en plein air; misure per adattare i campeggi nelle zone costiere al cambiamento climatico; misure che incentivino il turismo sulle vie d’acqua, marine, lacuali e fluviali e porti turistici;
    e) interventi per la creazione, produzione e diffusione di spettacoli dal vivo e festival;
    f) interventi innovativi di promozione e sviluppo del turismo locale del settore primario e delle attività artigianali tradizionali;
    g) interventi di riduzione dell’impatto ambientale di attrazioni turistiche;
    h) interventi volti a incrementare la sostenibilità ambientale della destinazione turistica, attraverso un minore inquinamento, la preservazione degli ecosistemi, della biodiversità e delle risorse naturali, oltre al rispetto delle culture locali.

Le proposte progettuali finanziabili possono prevedere una combinazione delle suddette tipologie di interventi ammissibili, purché risultino integrate in complesso organico e coerente finalizzato al conseguimento di un obiettivo unitario e chiaramente identificabile.

Ciascuna proposta progettuale potrà prevedere anche una durata biennale o triennale e potrà essere avviato in seguito alla sottoscrizione da parte del Beneficiario della Convenzione. I progetti, anche a valenza pluriennale, dovranno concludersi entro e non oltre il 31 dice

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